Filo di Seta

  • 18 Dicembre 2017

ECCO FINALMENTE IL MIO PRIMO INEDITO!

Un altro progetto prezioso si è realizzato e sono così contenta di poterlo condividere con voi!

Il testo di questa canzone è nato circa due anni fa, a dicembre del 2015, quando dopo un periodo difficile sia dal punto di vista fisico, poiché la malattia si stava impossessando sempre più del mio corpo, sia da un punto di vista psicologico, dove paure di ogni tipo stavano affollando la mia mente e il mio cuore, è successo quello che custodisco nel mio cuore come il più grande “miracolo”. Ricordo che in questo periodo ero diventata assai “cupa”, non riuscivo più a vedere la luce in ogni cosa e non riuscivo ahimè a trasmetterla alle persone che mi stavano accanto. E quella rappresentava per me la più grande sconfitta, più grande ancora del fiato sempre più corto. Una notte ricordo di aver pregato tanto, di essermi letteralmente “aggrappata” alla fede attraverso questa frase “Pensaci tu”. E così è stato, giorno dopo giorno il mondo è diventato sempre più colorato, più luminoso. Ho cercato di allontanare le paure prendendole a calci, mi sono impegnata a cogliere la luce in ogni cosa e a guardare oltre, verso quella dimensione delicata e preziosa che è quella del cuore. Mi sono caricata di forza dai miei cari, proprio come un magnete. Ho iniziato a sognare, a credere in un futuro, a compiere delle scelte importanti, tra cui quella di mettermi in lista per il trapianto polmonare.
Quella notte insieme alle mie speranze nascevano anche le parole di questa canzone; quale miglior modo, se non attraverso la musica, per cercare di raccontare questo grande miracolo che per anni ho custodito così gelosamente nel cuore. Ora è arrivato il momento di cantarla al mondo questa gioia, questa immensa gratitudine!

FILO DI SETA vuole rappresentare metaforicamente la nostra ancora di salvezza, il nostro “filo” a cui aggrapparci nelle difficoltà. Per alcuni sarà l’amore, per altri la famiglia, per altri ancora la fede o semplicemente un obiettivo, ma sarà proprio questo “filo” a sollevarci dalla dimensione “in bianco e nero” per farci aprire gli occhi di fronte ad un mondo a colori, in cui il cuore non resta indifferente, ma diventa il centro in cui tutto converge. Solo così i colori potranno raggiungere tutti, un po’ come accade per il passaggio del testimone in una staffetta, attraverso il bene che genera bene, la luce che genera luce.

…Perchè la vita non dà spazio a chi si appresta a perdere!

Sara

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