Eccomi qui tornata da questo viaggio in Germania… Un viaggio organizzato da tempo con l’occasione del matrimonio di due amici speciali. Organizzare la vita è sempre così difficile, non si può ridurre a schemi qualcosa che per natura è imprevedibile, e nonostante ciò, uno ci prova lo stesso, quasi sempre. Non sapevo fino all’ultimo se sarei riuscita a partire o meno per questo viaggio. Il bronco sinistro, il solito, era per l’ennesima volta ostruito e in più, come se non bastasse, dagli esami è risultato attivo il virus di Epsteinn Barr, lo stesso che due anni fa mi ha causato il linfoma. L’idea di dover rinunciare al viaggio era difficile da accettare, scomoda direi. Sommata alla paura che si ripresentasse qualche “ospite” sgradevole nel mio corpo così delicato, era diventata un vero e proprio macigno. Poi però ci si mette il cuore in pace e si capisce che va bene così, che ogni cosa ha un senso e va apprezzata per quello che è. Sono questi i momenti in cui percepisco meglio tutto l’amore che mi circonda, paradossalmente è così. I limiti diventano montagne da scalare e l’amore la fune forte e resistente.
Sono partita per la Germania, ho vissuto un’ennesima esperienza ed è stata bellissima. Il virus sta rientrando entro i limiti e il bronco si è “stappato” proprio il giorno prima del matrimonio restituendomi tutto il fiato necessario per godermi al massimo il momento. Giorno dopo giorno mi accorgo che in questo viaggio, e intendo la Vita, non sono mai sola. Mi sento come un palloncino così delicato quanto leggero, guidato da una mano sicura che conosce bene ogni cosa. È come se mi prendesse per mano ogni volta che sto per cadere e con voce rassicurante mi dicesse “Ci sono io, aggrappati a me e corriamo insieme”.
Sono fortunata e non smetterò mai di ripeterlo.
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